La lotta alla processionaria del pino risulta obbligatoria ai sensi del Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007 pubblicato sulla GU n°40 del 16 febbraio 2008. L'insetto attacca generalmente le piante del genere Pinus (occasionalmente cedri e douglasie) e nel mese di gennaio i nidi costruiti dalle larve sono ben visibili sia sulle cime che sulle branche laterali delle piante. A partire dalle giornate più calde dei mesi successivi le larve escono dai nidi, si nutrono e si spostano in processione verso il basso. Ed è questa la fase del ciclo biologico più "pericolosa" perché le larve, che sono provviste di peli urticanti, nella migrazione al suolo possono arrecare fastidiosissimi eritemi cutanei a chi ne viene in contatto (uomini e animali domestici). Il Decreto ministeriale sopra citato suddivide le competenze per le misure da attuarsi a seconda che si operi in ambiente boschivo o ambiente urbano o perturbano. Nel primo caso viene stabilito che la lotta al lepidottero è obbligatoria solo in quelle aree boschive in cui la presenza dell'insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento. Ai Servizi Fitosanitari Regionali spetta il compito di individuare le aree ed impartire le modalità di intervento per il contenimento dell'insetto. In ambiente urbano o perturbano (secondo caso) gli interventi sono finalizzati alla prevenzione dei rischi connessi alla salute delle persone o degli animali domestici e sono disposti dalla Autorità sanitaria competente.

A maggior chiarimento si allegano i seguenti documenti:

- Informativa

- Informazioni e chiarimenti

- Nota tecnica e normativa

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