Il sindaco di Vinci ha espresso le condoglianze dell'amministrazione comunale alle figlie: “Scompare uno dei più grandi protagonisti del giornalismo e della vita pubblica italiana italiana”
Vinci, 14 luglio 2022 - “Eugenio Scalfari, cittadino onorario di Vinci, è morto. Nel mio ufficio conservo gelosamente la foto con cui il sindaco Dario Parrini gli conferiva la cittadinanza onoraria. Scalfari è stato per me un riferimento: i suoi articoli, la sua voce mi hanno aiutato a consolidare un'opinione sui più importanti avvenimenti e fatti della storia del nostro paese negli ultimi trent'anni. Scompare uno dei più grandi protagonisti del giornalismo e della vita pubblica italiana italiana”.
Lo ha detto il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia, appresa la notizia della morte di Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano “la Repubblica”.
Torchia ha evidenziato che Repubblica “è stato e continua ad essere un presidio della libertà di stampa, che ha raccolto e raccoglie il meglio del giornalismo italiano. È sicuramente il più influente e popolare organo di stampa del nostro Paese. La linea del giornale, nel corso della sua direzione, è stata vicina al Pci di Berlinguer, molto critica rispetto al Psi di Craxi, di attenzione ed apertura di credito verso il processo di rinnovamento della Dc del segretario democristiano De Mita. Successivamente, tramontata la prima repubblica, il giornale da lui guidato si caratterizzò per una forte opposizione a Berlusconi ed alle deriva populista che, con lui, iniziò nella vita pubblica del nostro Paese”.
“Scalfari – ha ricordato il sindaco – è stato un protagonista assoluto della vita pubblica italiana: epiche furono alcune sue inchieste che smascherarono poteri occulti e il progetto golpista del generale De Lorenzo. E appartengono alla storia del giornalismo le battaglie contro un’imprenditoria intrecciata alla politica corrotta e al malaffare”.
Torchia ha espresso “le condoglianze dell'amministrazione comunale alle figlie. Scalfari aveva scritto recentemente: nessuna disperazione perché l'addio alla vita è l'estremo atto di amore”.