La normativa “Seveso” (D.lgs. 105/2015) identifica come stabilimenti a rischio di incidente rilevante (RIR) i siti ove sono presenti sostanze pericolose in quantitativi tali da poter dare luogo, in caso di eventi incidentali quali un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, ad un pericolo grave per la salute umana o per l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento stesso. Il gestore dello stabilimento RIR deve inviare alle autorità competenti (tra le quali i Comuni) tramite l’apposito servizio web ISPRA, una notifica con le informazioni sui rischi associati alle sostanze pericolose presenti e le informazioni destinate al pubblico sulla natura dei rischi e le modalità di comportamento da adottare in caso di incidente.

Ai sensi del citato decreto, ciascun Comune nella cui area è localizzato uno stabilimento industriale soggetto alle disposizioni del decreto, a sua volta deve rendere permanentemente disponibile al pubblico, anche per via elettronica e senza che lo stesso ne debba fare richiesta, le suddette informazioni relative alla presenza degli stabilimenti “Seveso”, aggiornate e formulate in modo chiaro e comprensibile (art. 23, comma 6). La comunicazione digitale consente, infatti, sia la tempestività nella diffusione che un ampio accesso all’informazione da parte della popolazione.

Il Ministero della Transizione Ecologica, ISPRA e ANCI hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per rendere liberamente consultabili su web le informazioni aggiornate destinate al pubblico inviate con la notifica dai gestori degli stabilimenti definiti “a rischio di incidente rilevante” ai sensi del D.lgs. 26 giugno 2015, n. 105. Il servizio web, disponibile al link https://www.rischioindustriale.isprambiente.gov.it/seveso-query-105/, nella Sezione Pubblica, consente ai Comuni in cui sono presenti tali stabilimenti, inclusi i Comuni limitrofi interessati dalla presenza degli stabilimenti stessi, senza pregiudizio per le iniziative di comunicazione già adottate o da realizzare, di mettere permanentemente a disposizione del pubblico, tramite inserimento del link nel proprio sito istituzionale, le informazioni fornite dal gestore nelle sezioni A1, D, F, H, L, del modulo di notifica, consentendo così di rispondere a quanto prescritto dall’art. 23, comma 6 del decreto.