La città ideale di Leonardo da Vinci era a prova di pandemia: il punto di vista della salubrità dei progetti urbani era un concetto chiave per il Genio, specialmente dopo la pestilenza che travolse Milano nel 1484. Lo si apprende visitando la mostra 'Leonardo e l'architettura', inaugurata oggi al Museo Leonardiano di Vinci, in una delle sale del Castello dei Conti Guidi, in occasione della giornata di studio internazionale che ha coinvolto tre Università di tre Paesi diversi e che ha indagato sulle invenzioni, le tecniche costruttive e i progetti urbani di Leonardo da Vinci.
I curatori della mostra ‘Leonardo e l’architettura’ sono Sabine Frommel (EPHL, PSL, Paris), Hermann Schlimme (Technische Universitat Berlin), Stefano Bertocci ed Emanuela Ferretti (Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura).
La mostra, che utilizza diversi tipi di linguaggi comprese le nuove tecnologie come la stampa in 3d, analizza quattro casi-studio (Capriata, Piattabanda, Trave Armata e Curvata e Centina) delle idee di Leonardo, saldamente radicate nella pratica edilizia dell'epoca. Una sezione della mostra affronta invece il tema delle fortificazioni di Piombino e le riflessioni a scala urbana e architettonica. Sono esposti infine gli schizzi e i disegni del Genio che fanno parte del ricco patrimonio conservato nella Biblioteca Leonardiana di Vinci.
All’inaugurazione erano presenti oltre al sindaco Giuseppe Torchia e alla vicesindaco e assessore alle Politiche culturali, Sara Iallorenzi, anche gli assessori: Vittorio Vignozzi, con delega ai Lavori pubblici, Politiche ambientali, Chiara Ciattini, assessora a Istruzione, Politiche sociali, Sanità, Paolo Frese, con delega allo Sviluppo economico.
“L'obiettivo della mostra - ha sottolineato il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia - è approfondire e conoscere meglio il pensiero, l'opera, la personalità di una figura complessa come quella di Leonardo da Vinci. È anche l'obiettivo dell'amministrazione comunale, è necessario superare l'approccio puramente celebrativo e trasformare le politiche culturali in un'occasione di approfondimento, conoscenza, non solo di Leonardo ma delle sue opere. Questo è anche il fulcro della candidatura di Vinci come capitale della cultura 2024, ovvero rendere elemento strutturale di crescita economica le nostre politiche culturali”.
“Questa è una giornata particolare per la cultura a Vinci - ha evidenziato Sara Iallorenzi, vicesindaco e assessore alle Politiche culturali del Comune di Vinci -. Si tratta di una mostra che parte da alcuni studi di Leonardo e indaga l'opera del Genio come architetto e ingegnere, argomento poco dibattuto dal punto di vista del grande pubblico ma dibattuto all'interno del mondo scientifico. Questa iniziativa non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza: la giornata di oggi è una tappa verso nuovi studi su Leonardo. Questa giornata, iniziata con un seminario di studi, dimostra come Vinci sia riconosciuta a livello internazionale, dal mondo scientifico e accademico per quanto riguarda l'evoluzione degli studi di Leonardo. Un luogo sperimentale dove ritrovarsi per portare avanti l'approfondimento dei temi che ruotano intorno al Genio da Vinci”.
“La mostra analizza due aspetti molto interessanti - ha detto Roberta Barsanti, direttore del Museo Leonardiano -. Da una parte vediamo il Genio che si approccia alle tecniche costruttive, mostrando la conoscenza degli elementi dell'architettura e dell'ingegneria, dall'altra abbiamo i progetti di Leonardo relativi alla città “ideale” dal punto di vista della progettazione, delle dimensioni e delle proporzioni geometriche. Leonardo va oltre, guarda alla funzionalità di questa città, alla salubrità che doveva avere un agglomerato urbano anche a seguito delle sue riflessioni sulla pestilenza che colpì Milano. Un argomento quantomai attuale. Le novità degli studi di Leonardo sono testimoniati anche dagli schizzi e dai disegni per l'aggiornamento delle difese di Piombino”.
La mostra è aperta dal 24 novembre 2021 al 27 febbraio 2022, inclusa nel biglietto del Museo Leonardiano.